Padre Silvano – 2013

Dicembre

2 dicembre 2013

1° decina: il messaggio a Mirjana
Cari figli, con materno amore e materna pazienza guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento. Per questo sono con voi. Desidero anzitutto aiutarvi a trovare e conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre Celeste. Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della croce. Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla. Quando sarete in grado di accettare la croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste. Camminerete con mio Figlio e con me. Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto. Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra del pensiero umano e sempre e in tutto cerchiate nuovamente il pensiero di Dio. Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio.

2° decina:
Cari figli, con materno amore e materna pazienza guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento
Quanti sono coloro che in questo mondo vagano smarriti, senza riuscire a cogliere il senso della propria vita? Quanti coloro che non conoscono il Padre Celeste e il suo amore? Cosa impedisce loro di conoscere Gesù nella verità e di camminare insieme a lui nella luce? Anche l’Apostolo Pietro all’inizio del suo cammino, quando ancora non conosceva l’amore di Dio, quando Gesù annuncia la sua croce, lo trae in disparte e dice: “Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma Gesù “voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!“. (Mt 16 22-23)

3° decina:
Il Padre si conosce per mezzo della croce.
E’ un mistero! La croce ha il potere di togliere il velo dagli occhi e dal cuore. Grazie a Gesù la croce offre ora la possibilità di una ricchezza spirituale incredibile, nel cuore di Cristo che affronta la croce c’è ogni tesoro di grazia, di sapienza e di intelligenza, c’è la possibilità di conoscere Dio e noi stessi. Tanti santi francescani, dell’inizio dell’Ordine, che non sapevano leggere, avevano un unico libro: il “Crocifisso”: in quell’uomo percosso dal male hanno trovato tutte le risposte alle prove della loro vita e in Gesù risorto, pieno di luce e di vita hanno visto la risposta di Dio e la sua vittoria sul male. In Gesù risorto possiamo vedere la pienezza di vita alla quale il Padre chiama ogni sua creatura. “Beati gli afflitti perché saranno consolati!” Beati non perché afflitti, ma perché nelle nostre afflizioni Dio non ci abbandona, ci è vicino e disegna per noi la strada di una condizione migliore.
Rivolgendosi ai suoi parrocchiani, che sui loro poveri carretti stanno lasciando il paese allagato dal Po, e si fermano per ascoltarlo, don Camillo ricorda: “Fratelli le acque escono tumultuose dal letto dei fiumi e tutto travolgono: ma un giorno esse ritorneranno, placate, nel loro alveo,  e ritornerà a risplendere il sole. E se, alla fine, voi avrete perso ogni cosa, sarete ancora ricchi se non avrete persa la fede in Dio. Ma chi avrà dubitato della bontà e della giustizia di Dio sarà povero e miserabile, anche se avrà salvata ogni sua cosa.”

4° decina:
Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e … vi eleviate al di sopra del pensiero umano e sempre e in tutto cerchiate nuovamente il pensiero di Dio.
La croce è una disgrazia, era lo strumento dell’infamia, dei condannati e dei colpevoli… Gesù l’ha trasformata in strumento di salvezza. Da lui in poi la croce è diventata lo strumento per vincere il male, per trasformare energie negative in positive. Come una centrale elettrica trasforma in energia la forza dell’acqua o una centrale eolica incanala forze che in natura si presentano problematiche e in certi casi negative, come il vento, e le trasforma in energia per i nostri usi quotidiani, così la croce di Gesù Cristo trasforma il male, l’ingiustizia, l’offesa… in Grazia. La croce di Gesù ha il potere di trasformare le forze a volte incontrollate, provocate dal dolore, dai disagi, delle contraddizioni della vita, dalle offese, delle malattie in un’energia positiva per la crescita umana e spirituale della persona, per la pace della famiglia, per la conversione delle persone…
E’ attraverso la sua croce che Gesù ci ricrea, è sotto la croce che Maria diventa madre della Chiesa, è dopo aver abbracciato la propria croce che Pietro diventa Apostolo efficace. E’ dal martirio di tanti francescani che a Medugorje si sono create le condizioni per le apparizioni di Maria che ora stanno generando tanta forza spirituale per il rinnovamento della Chiesa e dell’umanità.

5° decina:   
Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla
La risorsa forse più presente e inesauribile sulla terra é la sofferenza umana, anzi ci sono zone, cuori che sono dei veri e propri giacimenti quasi sempre non sfruttati, spesso vissuti male. Il petrolio è una grande fonte energetica ma per come si presenta in natura, occorre una grande tecnologia per trasformarlo in energia per la tua auto, per il riscaldamento della tua casa… La croce è la tecnologia spirituale con la quale Dio trasforma la sofferenza in grazia per la vita personale, familiare, ecclesiale e sociale. La croce personale che vi trovate ad affrontare non è la maledizione più grande, sarebbe invece un peccato non sfruttare anche la più piccola sofferenza, dal momento che Dio ha dato un potere così grande a ogni lacrima dei suoi figli. Maria poco alla volta, ci sta insegnando come si fa, nel percorso degli Apostoli della Pace, ci ha messo a disposizione due preghiere molto efficaci: “La nostra via crucis alla scuola di Gesù” e “Le mille Ave Maria per le sue intenzioni”. Attraverso queste due preghiere ci sta aiutando a prendere la croce per il verso giusto, insieme a Gesù. Ci son tanti fratelli che in questo percorso ci sono stati di esempio, oltre alla ricompensa di Dio, a loro, va anche tutta la nostra riconoscenza.

Oggi il cammino dei cenacoli degli Apostoli della Pace compie due anni, il sogno è che oltre che in età, cresciamo anche in sapienza e grazia. A voi, al termine di questo anno, il compito di verificare se siamo sulla buona strada.
Il Signore ci benedica con la sapienza della croce, e ci renda fruttuosi.
fr. Silvano.

Novembre

2 novembre 2013

Carissimi, da poco rientrati dal pellegrinaggio a Fatima, insieme a 80 “Apostoli della Pace”, ho il desiderio di condividere con voi, che con la preghiera ci avete accompagnato, le intuizioni di questo viaggio. Perciò questo mese vi propongo delle meditazioni a partire dal messaggio di Fatima (vi chiedo scusa e un pò mi dispiace perché il messaggio del 2 novembre è veramente bello).

Cenacolo sul messaggio di Fatima

1 decina: Rosario come rimedio contro la guerra
Quando a Fatima nel maggio del 1917 iniziano le apparizioni siamo nel pieno della prima guerra mondiale, che “iniziata il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, si concluderà oltre quattro anni dopo. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa), in quello che divenne in breve tempo il più vasto conflitto della storia, che causò oltre 9 milioni di vittime tra i soldati e circa 7 milioni di vittime civili dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie concomitanti.”

Per far finire questa immensa tragedia, la Madonna, a Fatima, chiede attraverso i pastorelli di recitare il Rosario. Nella sua prima apparizione in maggio aveva detto: “Si reciti il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace, per la fine della guerra!“. In Luglio a Lucia che le chiede: “Che cosa volete da noi?” La Madonna risponde: “… che si continui a recitare il rosario tutti i giorni in onore di Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché Lei sola può soccorrervi”. Di nuovo, nell’apparizione di settembre, a Lucia che le chiede: “Che cosa vuole da me Vostra Grazia?” la Madonna risponde: “Voglio che continuiate a recitare il rosario al fine di ottenere la fine della guerra”. Nell’ultima apparizione, nell’ottobre del 1917 la Madonna rivela il titolo con il quale vuole essere chiamata, e attraverso il quale si comprende parte della sua missione a Fatima: “Io sono Nostra Signora del Rosario. Che si continui sempre a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati ritorneranno presto alle loro famiglie”.

2 decina: la devozione al Cuore immacolato come salvezza delle anime
L’altra parte del messaggio di Fatima riguarda la salvezza delle anime. Nel mese di luglio la Madonna fa vedere ai pastorelli l’inferno, tragedia ancor più grande della guerra mondiale. Per evitare che tanti poveri peccatori vi finiscano, per salvare tante anime, la Madonna indica come mezzo la devozione al suo Cuore Immacolato. Ecco cosa racconta Lucia di questa apparizione: “il riflesso [della luce] parve penetrare nella terra e vedemmo come un oceano di fuoco. Immersi in quel fuoco [vedevamo] i demoni e le anime [dannate]. [Queste] erano come bragia trasparente, nera o bronzea, e avevano forma umana. Erano come sospese in questo incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nubi di fumo. [E poi ] ricadevano da ogni parte, come le scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, in mezzo a grida e gemiti di dolore e di disperazione che facevano orrore e tremare di paura. (È alla vista di questo spettacolo che devo aver lanciato quel grido “Ahi” che si dice aver inteso da parte mia). I demoni si distinguevano [dalle anime dannate] per le forme orribili e ripugnanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti, come dei neri carboni trasformati in bragia. Questa visione non durò che un momento, grazie alla nostra buona Madre Celeste che nella prima apparizione ci aveva promesso di portarci in Cielo, senza di che credo che saremmo morti di spavento e di paura. Spaventati e come per chiedere soccorso abbiamo alzati gli occhi verso la Madonna che ci disse con bontà e tristezza: – Avete visto l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarli Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.

3 decina Se si fa quello che vi dico molte anime si salveranno, ci sarà la pace.
Il messaggio di Fatima si può sintetizzare in questo modo, attraverso queste apparizioni Dio ci offre due strumenti di grazia: la preghiera del rosario per aver pace sulla terra; e la devozione al Cuore Immacolato di Maria per la salvezza delle anime. Nell’apparizione di luglio, che ha il messaggio più lungo, che contiene anche i famosi “segreti” la Madonna dice ai pastorelli: “Se si fa quello che vi dico molte anime si salveranno, ci sarà la pace. La guerra finirà. Ma se non si cessa di offendere Dio allora sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore… Per impedirlo verrò a chiedere la conversione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi sabati del mese. Se si darà ascolto alle mie richieste allora la Russia si convertirà e ci sarà la pace, altrimenti la Russia diffonderà i suoi errori per tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, parecchie nazioni saranno annientate.”

Maria è stata ascoltata? Si è fatto come ha chiesto? Sembrerebbe di no: Hitler e il Nazismo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Stalin e l’Unione Sovietica che ha bandito Dio dalla coscienza delle persone, fanno del XX°, il secolo più buio della storia umana, dove il male si è rivelato in tutta la sua forza. Ora però ad adornare la piazza di Fatima c’è un pezzo del muro di Berlino abbattuto nel 1989, simbolo della caduta di questo regime di terrore, e c’è la statua di Giovanni Paolo II° che ha contrastato questo regime: la luce della verità di cui è stato portatore questo Papa e il suo coraggio sono stati più forti del terrore e del buio diffuso dalla Russia. Tra coloro che hanno accolto Maria dobbiamo citare certamente Massimiliano Kolbe, che ad Auschwitz ha offerto la sua vita al posto di quella di un padre di famiglia. Non c’è un amore più grande: dare la propria vita per i propri amici. La carità e la generosità in Massimiliano Kolbe sono state più grandi dell’odio, della rabbia e della violenza di Hitler e del Nazismo. Come Massimiliano e Giovanni Paolo sono tante le figure di martiri, di uomini e di donne che hanno accolto la luce. Il XX° è stato anche il secolo di P. Pio, di Madre Teresa, di Faustina Kowaska, di Papa Giovanni XXIII… Possiamo dire che è stato un secolo dove lo scontro tra la luce e le tenebre ha raggiunto dei vertici forse non toccati in precedenza, si è ripetuto per la venuta di Maria a Fatima quello che è avvenuto per l’Incarnazione di Gesù: le tenebre hanno combattuto per impedire alla luce di diffondersi.

4 decina: “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà.”
“Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà…” aveva detto la Madonna a Lucia nell’apparizione di luglio 1917. Quello che ha promesso a Fatima, circa il Trionfo del suo cuore Immacolato, Maria lo vuole concludere a Medugorje ci hanno detto i 6 veggenti. Il XX° è anche il secolo delle apparizioni mariane, da Fatima a Medugorje, poco alla volta, si intravvede sempre più chiaramente il legame che fa di queste due grandi apparizioni un unico progetto di Maria: Fatima è il seme che Maria ha posto all’inizio del secolo, Medugorje è l’albero cresciuto, che alla fine del secolo apre i suoi rami e produce sempre più abbondanti frutti di pace. E’ stato importante questo pellegrinaggio, Fatima nell’essenzialità del suo messaggio: il rosario per la pace sulla terra, la devozione al Cuore Immacolato per la salvezza dell’anima, ci aiuta a capire meglio, e a orientarci tra i circa 1300 messaggi che la Regina della Pace ci ha dato a Medugorje. Per comprendere meglio il progetto di Maria, si può anche usare con una certa efficacia, l’immagine di una autostrada: nel XX°-XXI° secolo Maria sta costruendo una autostrada spirituale che parte da Fatima e arriva a Medugorje, una autostrada che ha una corsia che parte dalla terra e vuole portare in cielo alla salvezza tante anime, mentre l’altra corsia, dal Cielo vuole portare sulla terra tanta pace. Questa autostrada si chiama: “Trionfo del Cuore Immacolato di Maria”. Molti di voi hanno percorso l’autostrada che attraverso la Croazia va verso Medugorje, questa autostrada ha attraversato un territorio aspro e difficile, fatto di monti e valli profonde e strette, ci son volute tante gallerie e tanti viadotti, ci sono addirittura due gallerie di quasi 6 Km, ma ora la strada è favolosa, e in tempi molto più brevi si può raggiungere Medugorje. Così in questo secolo l’autostrada spirituale “Trionfo del Cuore Immacolato di Maria” ha attraversato le vicende umane, il terreno aspro del XX° sec , che ha rivelato le brutture del peccato dell’uomo, con due guerre mondiali, Hitler e Stalin… Con pazienza Maria ha “spianato i monti e colmato le valli“, per creare questa autostrada che ci porta incontro a Gesù, incontro alla salvezza. Massimiliano Kolbe e Giovanni Paolo assomigliano a queste due grandi gallerie, una per superare il muro del nazismo, l’altra il buio dell’ateismo diffuso dall’Unione Sovietica. L’autostrada croata è stata a lungo tratteggiata sulle cartine; il progetto è stato concepito molti anni fa, della sua esistenza però c’era solo il tratteggio che si intravvedeva nelle cartine stradali, poi finalmente sono incominciati i lavori e in pochi anni hanno realizzato questa bellissima opera, così l’autostrada spirituale promessa a Fatima adesso con Medugorje diventa sempre più comprensibile.

5 decina Lucia Strumento per diffondere la devozione al Cuore Immacolato di Maria
Durante la seconda apparizione, quella di giugno, Lucia rivolgendosi alla Madonna dice: “Vorrei chiedervi di condurci in cielo.” e la Madonna le risponde: “Sì, Giacinta e Francesco ve li condurrò molto presto, ma tu resterai qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare…” A Fatima Maria chiede la collaborazione al suo progetto in modo particolare a Lucia. Lungo il XX° sec. sono tanti coloro che Maria ha chiamato a collaborare alla costruzione di questa immensa autostrada spirituale: San Massimiliano Kolbe, don Stefano Gobbi e l’opera mariana sacerdotale, Giovanni Paolo… A Medugorje il cantiere diventa immenso e sono tanti coloro che sono chiamati a lavorarvi: Maria chiede la collaborazione ai sei veggenti, ai sacerdoti e ai parrocchiani di Medugorje, ai pellegrini… i suoi ultimi messaggi potrebbero avere come titolo: “Apostoli cercasi!”. Maria cerca la collaborazione di tutti i suoi figli per completare questo immenso progetto e molti stanno rispondendo, ci sono diversi fondatori e le loro comunità, le guide che accompagnano i pellegrini, i gruppi di preghiera… Anche noi stiamo collaborando al Trionfo del cuore immacolato di Maria, lo stiamo facendo pregando le 50 Ave Maria settimanali; lo stiamo facendo con la preghiera delle 1000 Ave Maria, infatti pregare l’apertura del cuore ai progetti di Maria, produce il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria nei suoi figli; un’Ave Maria dopo l’altra si acquisiscono gli atteggiamenti di questa madre. Cosa succederebbe se noi avessimo la bontà di Maria? Se i 70.000 giovani che sono venuti a Medugorje nell’agosto 2013 avessero la fede pronta e generosa di Maria? Cosa succederebbe se in tanti nel mondo avessero l’amore per il prossimo che ha Maria? Scoppierebbe la Pace! Questo è il Trionfo del cuore di Maria: quando i figli si comportano come questa madre, quando il loro cuore si riveste dei sentimenti e degli atteggiamenti di Maria. Stiamo collaborando al Trionfo del Cuore Immacolato soprattutto con i nostri cenacoli, il pellegrinaggio che abbiamo appena fatto a Fatima rivela la forza di questa preghiera insieme. In questo pellegrinaggio abbiamo sperimentato in piccola misura questo scontro tra le tenebre e la luce. La Provvidenza ha permesso che in qualche misura sperimentassimo un venerdì di contrasti, di contrattempi: il ritardo degli aerei che non ci hanno consentito di celebrare la Messa di sant’Antonio in programma a Lisbona nella Chiesa che sorge sulla sua casa natale. il diluvio del pomeriggio quando abbiamo fatto la via crucis sul percorso di Fatima che è lungo circa 2-3 km, siamo rientrati alla sera completamente bagnati-fradici. Dopo cena, la caduta di una pellegrina che si è rotta il polso… Il gruppo era formato da 80 pellegrini, desidero ringraziare tutti perché nessuno è venuto meno, nessuno si è lamentato, ma tutti sono stati animati, da una fede e da una preghiera tanto forte e determinata. Questo ci ha portato a vivere un sabato pieno di grazia, a partire dalla messa nella cappellina delle apparizioni, a seguire con le ave Maria sulla piazza di Cova da Iria, che si alternavano ai messaggi delle apparizioni, con la visita alle tombe dei pastorelli e del loro paesello natale, i rosari di ringraziamento davanti alla statua di Giovanni Paolo e al pezzetto di “muro di Berlino”. Anche il sole ci ha accompagnato! Alla sera la fiaccolata insieme a tutti i pellegrini: è stato un sabato di grazia, un sabato da Trionfo del Cuore Immacolato. La domenica mattina dopo la Messa nella nuova Basilica, abbiamo fatto un unico grande cenacolo sul messaggio di Fatima, e nel pomeriggio prima di ripartire un ultimo rosario di ringraziamento sulla piazza delle apparizioni. Ce ne siamo tornati pieni di gioia, consapevoli di aver ottenuto una vittoria che ci rafforza. Grazie alla preghiera costante e alla determinazione, queste 80 persone hanno vinto il piccolo scontro con le tenebre, la luce ha ampiamente trionfato e tutti ce ne siamo tornati a casa molto contenti. Ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito da casa con le loro preghiere, sono state efficaci, d’altra parte, con noi a Fatima, abbiamo portato a Maria tutti i nostri cenacoli, abbiamo pregato per tutti voi. E’ questa comunione di preghiera ci ha resi forti, è questa comunione di preghiera che sconfigge le tenebre e diffonde la luce. Allo stesso modo i nostri cenacoli ci aiutano a far vincere il Cuore Immacolato di Maria nelle nostre case e nelle nostre Parrocchie.

Un pellegrinaggio così importante, preparato da tempo nella preghiera non poteva restare senza frutto, infatti oltre alla importante consapevolezza di trovarci pienamente nel progetto di Maria, l’incontro tra il messaggio di Fatima e il nostro metodo di preghiera ha prodotto una novità. Davanti all’affermazione di Maria ai pastorelli: “Vi sono molte anime che vanno all’inferno perché non c’è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro”, mi sono chiesto: con il metodo di preghiera che abbiamo imparato, possiamo fare qualcos’altro per aiutare questa mamma e tanti fratelli nella salvezza della loro anima? La risposta è stata immediata e spontanea: possiamo recitare La coroncina della Divina Misericordia per la salvezza di un moribondo. Gesù ha promesso a santa Faustina: “Se verrà recitata accanto a un moribondo, Mi metterò fra il Padre e l’anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore Misericordioso”. (F. Kowalska “Diario“, Quad. II, 204 – 205).

Così propongo, a chi lo desidera, di scegliere un giorno della settima, nel quale recitare una Coroncina della Divina Misericordia con questa intenzione: per la salvezza di un moribondo. Chi vuole può iscriversi all’iniziativa sul sito: http://www.milleavemaria.it/home/ oppure alla pagina: http://www.milleavemaria.it/home/index.php?option=com_content&view=article&id=143:coroncina-della-divina-misericordia&catid=13&Itemid=101&lang=en

Il Signore Gesù continui a benedire il cammino dei nostri cenacoli
fr Silvano

Ottobre

Messaggio a Mirjana 2 ottobre 2013

1° decina: il messaggio
Cari figli, vi amo con materno amore e con materna pazienza aspetto il vostro amore e la vostra comunione. Prego affinché siate la comunità dei figli di Dio, dei miei figli. Prego affinché come comunità vi ravviviate gioiosamente nella fede e nell’amore di mio Figlio. Figli miei, vi raduno come miei apostoli e vi insegno come far conoscere agli altri l’amore di mio Figlio, come portare loro la buona novella, che è mio Figlio. Datemi i vostri cuori aperti e purificati, e io li riempirò di amore per mio Figlio. Il suo amore darà senso alla vostra vita ed io camminerò con voi. Sarò con voi fino all’incontro con il Padre Celeste. Figli miei, si salveranno solo coloro che con amore e fede camminano verso il Padre Celeste. Non abbiate paura, sono con voi! Abbiate fiducia nei vostri pastori come ne ha avuta mio Figlio quando li ha scelti, e pregate affinché abbiamo la forza e l’amore per guidarvi. Vi ringrazio.

2° decina:
Cari figli, vi amo con materno amore
“Amore” è la parola più presente, con varie declinazioni, il verbo compare in questo messaggio ben 9 volte. Tra le righe emerge con chiarezza e forza la figura di Maria che come mamma non tralascia nessuna azione che possa giovare alla salvezza dei suoi figli:
– ci aspetta con pazienza,
-continuamente prega e intercede per noi,
-ci raduna attorno a sé, riempie i nostri cuori dell’amore di suo Figlio, e ci insegna come portare la buona novella anche ai fratelli,
-cammina con noi e ci accompagna tutti i giorni,
-ci avverte, ci mette in guardia sui pericoli: “si salveranno solo coloro che con amore e fede camminano verso il Padre Celeste”
-ci incoraggia perché conosce bene la strada e sa che è possibile a tutti di percorrerla, lei è in grado di aiutarci a superare ogni ostacolo: “Non abbiate paura, sono con voi!
-ci esorta ad accostarci con fiducia a coloro che Gesù ha scelto per confessarci, per celebrarci la santa Messa, coloro cioè attraverso i quali Gesù ci vuol fare arrivare la sua grazia.
Come si fa a riassumere tutti questi aspetti dell’ “Amore”? “Cari figli vi amo con amore materno”

3° decina:    
sono con voi!
Questa mamma così presente, così attiva, è però ignorata da tanti, il suo amore non è percepito da tutti. Maria infatti è anche una mamma discreta e rispettosa della nostra libertà: ci offre la grazia, il cammino è nostro; lei ci affianca, è disponibile a ogni sacrificio pur di salvare un suo figlio, ma ci può aiutare solo se lo desideriamo, solo se glielo chiediamo, non può andare oltre il limite imposto dalla nostra libertà. Con le Mille Ave Maria camminiamo anche noi con lei, diveniamo sempre più consapevoli della sua presenza e del suo amore, ci apriamo sempre più alla sua azione di grazia.

4° decina:
Figli miei, vi raduno come miei apostoli e vi insegno come far conoscere agli altri l’amore di mio Figlio, come portare loro la buona novella, che è mio Figlio
I nostri Cenacoli di preghiera sono il luogo dove Maria ci raduna come suoi Apostoli; essi si rivelano sempre più come un luogo privilegiato dove Maria con la sua presenza ci insegna un modo di pregare che ci riempie di gioia, ci rafforza nella fede e ci riempie dell’amore del suo Figlio. Prego affinché siate la comunità dei figli di Dio, dei miei figli. Attraverso i nostri cenacoli Maria trasforma quelli che prima erano semplici amici, o parenti, in una comunità di figli di Dio, di suoi figli. i cenacoli stanno diventando dei modelli, piccoli fuochi accesi in grado di dare intuizioni ad esempio, su come fare un percorso da figli di Dio anche nelle altre comunità dove siamo inseriti: famiglia, parrocchia… Poco alla volta attraverso questo modo di pregare ci sta insegnando come accendere anche in altri la lampada della fede: pregando per l’apertura dei loro cuori.

5° decina:
…io camminerò con voi. Sarò con voi fino all’incontro con il Padre Celeste. Questa mamma ci accompagna sempre, e giorno per giorno ci indica le mete, verso cui camminare, fino a quando la nostra strada sfocerà nella salvezza. Ci sono dei momenti in cui questa mamma ci aiuta a fare una verifica, mette sul tavolo la cartina stradale e guarda insieme a noi il percorso. Fatima 18-20 ottobre, sarà per noi uno di questi momenti di verifica. Negli ultimi mesi è emerso sempre più chiaramente che attraverso questo percorso di preghiera, Maria ci fa collaborare al Trionfo del suo Cuore Immacolato. Così il 18-20 ottobre con una rappresentanza degli “Apostoli della Pace” andremo a Fatima per capire sempre meglio il percorso che Maria vuole indicarci. E’ evidente che non tutti possiamo andare a Fatima fisicamente, ma è anche vero che tutti siamo invitati a partecipare in prima persona al cammino che Maria ci vuole suggerire. Perciò invito tutti coloro che si sentono parte di questo cammino degli Apostoli della Pace a venire a Fatima con il cuore, a partecipare a questo momento di verifica con Maria attraverso la preghiera. Chi lo desidera può fare, in modo personale, una novena con la Coroncina della Divina Misericordia a partire da venerdì 11 fino al sabato 19 ottobre. Chiediamo insieme a Maria come possiamo collaborare al Trionfo del suo Cuore Immacolato, qual’è la prossima tappa verso la quale ci invita a camminare.

Benedizione finale
Il Signore Gesù vi benedica e faccia dei vostri cenacoli delle comunità di figli di Dio sempre più gioiosi, sempre più ricchi di fede e di amore.

fr. Silvano

Settembre

Messaggio a Mirjana 2 settembre 2013

1° decina: il messaggio

Cari figli, vi amo tutti. Tutti voi, tutti i miei figli, tutti voi siete nel mio Cuore. Tutti voi avete il mio amore materno e desidero condurre tutti voi alla conoscenza della gioia di Dio. Perciò vi chiamo. Ho bisogno di apostoli umili che con cuore aperto accolgano la Parola di Dio e aiutino gli altri a comprendere con la Parola di Dio il senso della loro vita. Per poterlo fare, figli miei, attraverso la preghiera ed il digiuno dovete imparare ad ascoltare col cuore ed imparare a sottomettervi. Dovete imparare a respingere da voi tutto ciò che vi allontana dalla Parola di Dio e ad anelare solo a ciò che ve la avvicina. Non temete: io sono qui, non siete soli! Prego lo Spirito Santo che vi rinnovi e vi rafforzi. Prego lo Spirito Santo affinché, mentre aiutate gli altri, anche voi stessi guariate. Lo prego affinché attraverso di Lui siate figli di Dio e miei apostoli. Poi con grande preoccupazione la Madonna ha detto: “Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Egli ha chiamato e anelate alla benedizione solo di quelle mani che Egli ha consacrato. Non permettete al male di prendere il sopravvento. Ripeto di nuovo: solo con i vostri pastori il mio Cuore vincerà! Non permettete al male di separarvi dai vostri pastori. Vi ringrazio”.

2° decina:

Ho bisogno di apostoli umili che con cuore aperto accolgano la Parola di Dio e aiutino gli altri a comprendere con la Parola di Dio il senso della loro vita

Gesù è la Parola di Dio, è il Verbo di Dio, è il modello sul quale è stata plasmata la vita dell’uomo. Quello che è successo nella sua vita: la sua crescita nella famiglia, il suo intenso lavoro nei tre anni del ministero pubblico, la sofferenza provocata dal mistero del male, la vittoria di Gesù e la sua risurrezione è quello che è previsto per la vita di ciascuno di noi. Non possiamo conoscere la nostra vita se non conosciamo la vita di Gesù. Perciò se volete camminare nella luce, se volete conoscere a che punto siete della vostra vita, dovete conoscere bene la vita di Gesù, allora sarete come persone che si muovono nella città con la cartina in mano e sanno perfettamente dove si trovano, che cosa c’è attorno a loro e sono in grado di dare indicazioni anche ad altri.

3° decina:     
Non temete: io sono qui, non siete soli!
Questa consapevolezza della presenza di Maria che poco alla volta ciascuno di noi attraverso la preghiera delle mille Ave Maria sta acquisendo, questo coraggio che la sua guida ci infonde, lo si avverte in modo speciale nei nostri cenacoli. E’ vero Maria è presente dappertutto e con il suo amore è vicina a ciascuno dei suoi figli, ma i figli se ne accorgono solo in determinate circostanze. Il momento di preghiera dei nostri cenacoli è uno di questi momenti privilegiati in cui si avverte la presenza e l’amore di questa mamma, e si avverte la gioia e il coraggio che la sua guida ci infonde. Prego lo Spirito Santo affinché, mentre aiutate gli altri, anche voi stessi guariate. Ecco spiegato il motivo per cui mentre noi preghiamo per i nostri fratelli, i primi cuori che si aprono sono i nostri: perché Maria prega per noi! Ecco spiegato il motivo per cui le tante testimonianze di grazia ricevuta, riguardano prima di tutto coloro che hanno offerto aiuto ai fratelli con la loro preghiera: perché questa mamma, che non si lascia vincere in generosità, ottiene per coloro che l’aiutano il cento per uno di quello che essi offrono a lei e ai fratelli.

4° decina:
“Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Egli ha chiamato e anelate alla benedizione solo di quelle mani che Egli ha consacrato. Non permettete al male di prendere il sopravvento. Ripeto di nuovo: solo con i vostri pastori il mio Cuore vincerà! Non permettete al male di separarvi dai vostri pastori. Vi ringrazio”.
Devo dire che siete esemplari in questa preghiera per i pastori e con questo siete una grande consolazione per Maria. Finora sono davvero tante le preghiere che dai nostri cenacoli sono state offerte per i sacerdoti, cominciano ad arrivare le segnalazioni anche di tanti germogli di grazia legati a questa preghiera, come ad esempio l’arrivo di vocazioni sacerdotali. Tutta questa preghiera ha accresciuto la vostra stima per il ministero sacerdotale e alcuni di voi hanno cominciato a offrire concretamente la propria collaborazione ai sacerdoti nelle proprie parrocchie.

5° decina:
Ho bisogno di apostoli umili che con cuore aperto accolgano la Parola di Dio… Prego lo Spirito Santo affinché, attraverso di Lui siate figli di Dio e miei apostoli.
Maria ha bisogno di apostoli per realizzare i suoi progetti di pace e prega il Padre per ottenere questi apostoli. Maria ha chiesto a noi di essere suoi apostoli, incredibile!!! Lei cerca la nostra collaborazione, che bello!!! Maria prega il Padre perché diveniamo suoi Apostoli, che bello!!! Maria è venuta a chiamare proprio noi che bello!!!

Benedizione finale
Chiedo a Gesù di benedirvi affinché vi rafforziate in questo percorso e siate apostoli della pace con un cuore sempre più umile e aperto alla Parola di Dio a immagine del cuore umile e aperto di Maria.

fr. Silvano

Agosto

Messaggio a Mirjana 2 agosto 2013

1° decina: il messaggio

Cari figli, se solo sapeste, se solo vorreste, in piena fiducia, aprire i vostri cuori, capireste tutto, capireste con quanto amore vi chiamo, con quanto amore desidero cambiarvi, per rendervi felici, con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio. Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, perciò, figli miei, pregate, perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore, amore con il quale anche la croce non sarà più insopportabile perché non la porterete da soli. In unione con mio Figlio, glorificate il nome del Padre Celeste. Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli. Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la Sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con Lui, affinché Lo seguano, perciò vi insegno ad amare, perché solo se avrete amore potrete risponderGli. Nuovamente vi invito: amate i vostri pastori, pregate affinché in questo tempo difficile il nome di mio Figlio si glorifichi attraverso la loro guida. Vi ringrazio.

2° decina:

Cari figli, se solo sapeste, se solo vorreste, in piena fiducia, aprire i vostri cuori, capireste tutto, capireste con quanto amore vi chiamo… Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno,

Questa volta dal carcere, assieme agli assegni di preghiera di maggio e giugno, è arrivata per la Regina della Pace la lettera di un detenuto firmata da tutti gli appartenenti al cenacolo.

Carissima Madre, Regina della Pace, Santissima Gospa, ti ringrazio per il tuo amore che ci dai ogni giorno. A volte non è facile accettare determinate situazioni. Ma con devozione al tuo rosario superiamo alla grande. Abbiamo accolto i tuoi messaggi e faremo tutto il possibile per mettere in atto pur trovando(ci) in questo mondo pieno di contrasti. Spero che tutti i miei fratelli qui presenti… (nei) due cenacoli fondati insieme ai volontari siano un grande aiuto alla nostra umanità. Cara Regina della Pace, l’unica cosa che vi chiedo, con grande amore e stima, è di ricevere la sua benedizione e di accoglierci nel suo cuore. Ti voglio un gran bene. Da tuo figlio H. e tutti i miei fratelli.” (seguono altre 5 firme).

Ho depositato assegni e lettera alla Croce Blu, quando la Madonna è apparsa, credo che abbia fatto fatica a distogliere lo sguardo da questo pacchettino che le riempiva il cuore di gioia.

3° decina:

Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli.

Penso all’amore di chi ha aperto questi due cenacoli in carcere, davvero questa sorella si è rivolta a chi era in prigione come a fratelli e si è posta al loro servizio. Ha dovuto avere pazienza, superare molte barriere per potere fare una cosa simile. Questa sorella è stata un segno dell’amore di Maria che chiama questi figli per renderli seguaci di Gesù in modo che in Lui abbiano pace in pienezza.

L’amore è contagioso, accende il cuore di chi lo riceve, infatti chi ha scritto la lettera a Maria le ha scritto una lettera piena di amore figliale: “Ti voglio tanto bene” è piena di amore verso gli altri carcerati che chiama fratelli, è piena di amore per l’umanità perché spera con tutti i partecipanti al suo cenacolo di essere un aiuto prezioso per tutta l’umanità. Un cenacolo, pensate un pò, ha dedicato 3136 Ave Maria per chi lavora in carcere. Cominciando a percepire vicino, l’amore materno di Maria, anche la croce del carcere diventa più sopportabile, così il nostro amico scrive: “A volte non è facile accettare determinate situazioni. Ma con devozione al tuo rosario superiamo alla grande”.

4° decina:

figli miei, pregate, perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore,

Cambiamo regione e situazione, ma il frutto di questo modo di pregare è sempre la crescita della fede e della carità. Nel novembre 2011 ho fatto una giornata di preghiera a Sassari, era presente una giovane mamma malata terminale di tumore, le persone presenti si sono impegnate a pregare per i malati di tumore di Sassari, in breve tempo hanno offerto per loro 117.000 Ave Maria. Tra le persone più assidue nella preghiera era proprio la mamma malata, ma non pregava per se, “ho già pensato anche troppo a me stessa” diceva a chi voleva pregare per lei, così ha passato gli ultimi giorni della sua vita a pregare esclusivamente per gli altri malati di tumore. La sua fede e la sua pace aumentavano più si avvicinava al momento dell’incontro, la sua dipartita è stata una testimonianza così forte che ha generato negli amici più stretti il desiderio di ricordare il suo esempio e in suo onore hanno creato una associazione di volontariato che opera al reparto di oncologia di Sassari. Le prime due volontarie sono due avvocati e dopo aver costituito, sull’onda dell’entusiasmo l’associazione, si sono chieste e adesso cosa fanno due avvocati nel reparto di oncologia? Il primario, invece, non aspettava altro, e ha chiesto loro di fare informazione legale a questi malati. Quando una malattia così grave coglie qualcuno, sia il malato sia la famiglia pensano esclusivamente a come affrontare quella malattia e nessuno si occupa delle tante conseguenze legali legate al lavoro, ai rimborsi… così ognuno di questi due avvocati, ora dedica una mattina alla settimana ad informare i famigliari di tutti gli aspetti legali legati alla loro vicenda. Son partiti tutti dalla preghiera ma poi quel modo di pregare ha fatto crescere la fede di quella mamma, che finalmente ha trovato pace, e si è concretizzato nella carità di questi due avvocati con il loro servizio agli ammalati.

5° decina:

Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con lui, affinché lo seguano,

Carissimi Apostoli della Pace, davvero il Padre Celeste si fida molto di noi e attraverso Maria che ci ha insegnato questo modo di pregare, ci ha messo in mano la chiave per aprire i cuori di coloro che non lo conoscono e di conseguenza la chiave per sciogliere tante catene esterne che tengono prigionieri tanti fratelli.

La lettera che ho riportato in questo commento, è stata scritta dal carcere il 24 luglio 2013, il 30 luglio, questo detenuto è uscito dal carcere, ottenendo una libertà condizionata completamente inaspettata, e si è ritrovato fuori dal carcere, insieme alla fondatrice del cenacolo, a versare lacrime di gioia: quando si apre il cuore a Maria allora si sciolgono anche le catene esterne che ci imprigionano.

Sempre più consapevole dell’importanza della missione che il Cielo ci affida, anche questa mattina ho pregato tanto per i nostri cenacoli e chiedo al Padre Celeste di benedirvi perché vi moltiplichiate e si moltiplichino i frutti che insieme a Maria state producendo.

fr. Silvano

Luglio

Messaggio a Mirjana 2 luglio 2013

1° decina: il messaggio

Cari figli, con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall’unico Bene – mio Figlio, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio, perché attraverso la riconciliazione con il Padre Celeste, il digiuno e la preghiera nascano apostoli dell’amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l’amore di Dio a tutti i miei figli, apostoli che diffonderanno l’amore fiducioso nel Padre Celeste e apriranno la porta del cielo. Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell’amore e del sostegno così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi. Vi ringrazio.

2° decina:

Cari figli, con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall’unico Bene – mio Figlio, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio

Gesù è tutto il nostro bene, in lui è la nostra libertà, Maria desidera condurre ciascuno dei suoi figli a questa vita piena in Gesù, per questo ci chiede di donarle il nostro cuore, per poterci liberarci dal male che rende schiavo e inganna l’uomo, lo allontana da Gesù e così lo impoverisce e lo fa suo prigioniero nel buio. Come possiamo fare a donare il nostro cuore a Maria? Un modo è certamente quello di consacrarci al suo Cuore Immacolato, un altro modo che oggi ci indica nel messaggio è la confessione sacramentale: che ci riconcilia con il Padre Celeste.

3° decina:

… nascano apostoli dell’amore di Dio, apostoli che … apriranno la porta del cielo.

Per poter portare tanti figli a Gesù Maria ha bisogno della nostra collaborazione e desidera la nascita di apostoli che con libertà interiore diffondono l’amore di Dio e la fiducia in Lui, apostoli che aprono la porta del cielo. Dalla riconciliazione con il Padre, dalla preghiera e dal digiuno possono nascere tali apostoli. Desidero rendervi consapevoli che voi siete già questi apostoli che Maria desidera: voi già vi riconciliate con Dio nella confessione sacramentale, già state pregando e la vostra preghiera apre la porta del cielo. Questa preghiera formulata come Maria stessa ci ha chiesto: perché si aprano a lei i cuori di tanti suoi figli, abbiamo scoperto che è davvero molto efficace e tanti, per i quali abbiamo pregato, si sono aperti alla grazia: quante testimonianze di parenti e amici lontani dalla fede, che abbiamo messo nella preghiera dei nostri cenacoli si sono avvicinati a Dio, si sono lasciati riconciliare con Lui. Questa preghiera apre nel cuore di ciascuno la porta del cielo, Maria ci ha insegnato un modo di pregare, grazie al quale, la grazia entra nel cuore dei suoi figli e tanti figli entrano nella grazia di Dio.

4° decina:

apostoli dell’amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l’amore di Dio a tutti i miei figli…

Il cuore di questa preghiera, ridiciamolo ancora una volta, è l’amore: qual’é il comandamento più importante un dottore della legge chiede a Gesù, il quale risponde: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Mt 22,37) e “il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22,39). Quando voi pregate per le intenzioni e per i progetti di Maria voi mettete Dio a primo posto nella vostra vita, quando pregate non solo per l’ammalato che hai in casa ma per gli ammalati dell’ospedale della tua città, tu ami il prossimo tuo come te stesso. Il cuore del metodo di preghiera che Maria ci ha insegnato è la carità, fa nascere l’amore nel nostro cuore e attraverso la preghiera porta l’amore di Dio nel cuore di tanti fratelli. Voi con tutte le vostre Ave Maria perche si aprano i cuori di tanti al Maria, siete già apostoli dell’amore, che con libertà e gioia portate in tanti cuori l’amore di Dio.

5° decina:

Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell’amore e del sostegno così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi…

Con la vostra preghiera state già offrendo sostegno e amore a tanti sacerdoti, quante preghiere avete fatto in tanti cenacoli per i sacerdoti, e queste preghiere sono la prima e più efficace forma di sostegno che potete offrire loro. Come Gesù chiede ai sacerdoti di sostenervi a partire dalla loro preghiera, così Maria chiede a voi di sostenere i sacerdoti a partire dalla vostra preghiera. Cari “Apostoli della Pace”, voi siete già gli apostoli che Maria desidera, siete gli apostoli che con tanta cura questa mamma si sta formando perché l’aiutino nella sua missione. Questo alberello dei cenacoli sta crescendo davvero bene,le tante grazie che germogliano da questo percorso di preghiera ci incoraggiano a proseguire, tuttavia è ancora un alberello all’inizio del suo percorso, si intuisce che può produrre frutti bellissimi, Maria però desidera che i frutti che si intravvedono arrivino a maturazione, non si accontenta che i figli intravvedano la grazia, vuole che essi entrino in pieno possesso di quella grazia, non basta a questa mamma che i suoi figli sappiano che il Paradiso esiste, desidera che ognuno dei suoi figli arrivi al Paradiso, infatti oggi ci dice: “Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio.” Perciò, vi invito, con la pazienza e la perseveranza del contadino continuiamo a coltivare l’albero di grazia che Maria ci ha affidato.

Questa mattina durante l’apparizione ho chiesto a Dio di benedire tutti i nostri cenacoli.

fr. Silvano

Giugno

Messaggio a Mirjana 2 giugno 2013

1° decina: il messaggio

Cari figli, in questo tempo inquieto io vi invito di nuovo ad incamminarvi dietro a mio Figlio, a seguirlo. Conosco i dolori, le sofferenze e le difficoltà, ma in mio Figlio vi riposerete, in Lui troverete la pace e la salvezza. Figli miei, non dimenticate che mio Figlio vi ha redenti con la sua croce e vi ha messi in grado di essere nuovamente figli di Dio e di chiamare di nuovo “Padre” il Padre Celeste. Per essere degni del Padre amate e perdonate, perché vostro Padre è amore e perdono. Pregate e digiunate, perché questa è la via verso la vostra purificazione, questa è la via per conoscere e comprendere il Padre Celeste. Quando conoscerete il Padre, capirete che soltanto Lui vi è necessario (la Madonna ha detto questo in modo deciso e accentuato). Io, come Madre, desidero i miei figli nella comunione di un unico popolo in cui si ascolta e pratica la Parola di Dio. Perciò, figli miei, incamminatevi dietro a mio Figlio, siate una cosa sola con Lui, siate figli di Dio. Amate i vostri pastori come li ha amati mio Figlio quando li ha chiamati a servirvi. Vi ringrazio!

2° decina:

Cari figli, in questo tempo inquieto io vi invito di nuovo ad incamminarvi dietro a mio Figlio, a seguirlo. Conosco i dolori, le sofferenze e le difficoltà, ma in mio Figlio vi riposerete, in Lui troverete la pace e la salvezza

Si quello che viviamo è un tempo inquieto: il terrorismo, la guerra civile in Siria, la dittatura della Corea del Nord che lancia minacce al mondo intero. In Occidente c’è la difficoltà di tante famiglie che con questa crisi economica non arrivano alla fine del mese, il dolore di tanti emarginati da questa società consumistica, il dolore dei terremotati. C’è la sofferenza di tanti giovani che non hanno lavoro… a tanti manca la speranza. “Signore da chi andremo?” direbbe l’apostolo Pietro. Maria ci risponde: è seguendo Gesù che troverete pace nei vostri cuori e la salvezza eterna. Gesù vince il male con il bene solo Lui dona vita e vita in abbondanza.

3° decina:

Quando conoscerete il Padre, capirete che soltanto Lui vi è necessario

Gesù ci porta al Padre, mette in noi il desiderio di conoscere il Padre come è successo all’apostolo Filippo, che dopo aver seguito per tre anni Gesù, dal cuore gli chiede: “Signore mostraci il Padre e questo ci basta!”. Oppure come san Francesco, che, proprio per aver seguito Gesù è arrivato a conoscere il Padre e di Lui dice: “Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene”. Anche Teresa d’Avila, dopo aver cercato Gesù nel suo cuore e averlo seguito, arriva a conoscere il Padre e compone questo bel canto che sintetizza quello che ha trovato: “nulla ti turbi, nulla ti spaventi chi ha Dio nulla gli manca, nulla ti turbi, nulla ti spaventi solo Dio basta. Quando conoscerete il Padre, capirete che soltanto Lui vi è necessario ci dice oggi Maria.

4° decina:

Io, come Madre, desidero i miei figli nella comunione di un unico popolo in cui si ascolta e pratica la Parola di Dio. Perciò, figli miei, incamminatevi dietro a mio Figlio, siate una cosa sola con Lui, siate figli di Dio

Ecco il desiderio di questa madre: una famiglia che cammina unita seguendo Gesù. Per seguire Gesù occorre ascoltare la sua Parola e viverla, occorre seguire l’interpretazione corretta della Parola di Dio che ci è data dai pastori che Gesù ha scelto. Papa Francesco proprio oggi, in questa domenica in cui si festeggia il Corpus Domini ha indetto un’ora di Adorazione Eucaristica, e per la prima volta in ogni parte del mondo, tutta la Chiesa unita, in contemporanea, alla stessa ora, compirà questo gesto di adorazione. Vedete come il Papa ci porta a Gesù? come unisce attorno a lui tutto il popolo di Dio? Anche con i suoi gesti di vera vicinanza e di servizio verso tutti, Papa Francesco, sta aiutando Maria nel desiderio di fare della Chiesa una famiglia unita. Amate i vostri pastori come li ha amati mio Figlio quando li ha chiamati a servirvi. Vi ringrazio!

5° decina:

Pregate e digiunate…

Anche i nostri cenacoli sono uno strumento attraverso il quale aiutiamo Maria in questo suo desiderio di portare tanti dalla croce alla risurrezione, dal buio alla fede, dal turbamento alla pace, dal peccato alla salvezza. Bellissimo e commovente l’ultimo germoglio nato dal nostro percorso, infatti il mese scorso sono nati due cenacoli in un carcere italiano. Questa mattina all’apparizione avevo con me il loro primo assegno. Un cenacolo ha inviato 4.920 Ave Maria per tutti i detenuti di quel carcere, mentre l’altro cenacolo ha pregato 3.925 Ave Maria per i parenti di quei detenuti. Ho deposto quei due assegni ai piedi della croce blu, e quando c’è stata l’apparizione sono sicuro che Maria si sia commossa nel vedere le loro preghiere e credo che abbia benedetto tanto quei figli che da tanto tempo desiderava abbracciare. Credo che vedendo quei due assegni Maria abbia gioito per i frutti dei nostri cenacoli e li abbia benedetti molto affinché portino sempre più frutto.

Mi unisco alla benedizione di questa mamma e chiedo al Signore Gesù di moltiplicare e rendere sempre più fecondi i nostri cenacoli

Il Signore vi benedica

fr. Silvano

Maggio

Messaggio a Mirjana 2 maggio 2013

1° decina: il messaggio a Mirjana

Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare. Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore. Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione. La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell’amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio. Figli miei, questa è l’unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio!

2° decina:

Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare

Maria, con le sue parole, dipinge un quadro dalle tinte molto chiare e distinte: chi ama non giudica gli altri, è una persona che si impegna a seguire gli insegnamenti di Maria, con la sua preghiera e il suo digiuno, come riesce, cerca di unirsi sempre di più al Padre e a Gesù, nella prova non dispera perché accoglie il sostegno che Dio gli offre. Chi giudica gli altri è una persona che non ama e cammina sulla strada della perdizione. Chi punta il dito per giudicare il prossimo non è una persona che cerca Dio o segue la via del bene, comunque è una persona che si lascia subito vincere dal male, abbandona la strada del bene, cammina nel buio e quando la prova si fa difficile si dispera. Chi giudica è una persona che fa del male agli altri e a se stesso, chi ama fa del bene a se stesso e ai fratelli.

3° decina:

Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi.

Nessuno ci ha mai fatto tanto bene, e mai potrà farcene quanto ce ne ha fatto Gesù. Egli è venuto per salvarci. 32 anni di apparizioni a Medugorje sono un nuovo e immenso dono di Gesù e del Padre Celeste per indicarci, nuovamente, attraverso Maria, la via della nostra salvezza. 32 anni di Medugorje, sono un dono grandissimo da parte di chi ci ama e non ci giudica, sono 32 anni di bontà materna, 32 anni di pazienza nei nostri confronti, 32 anni di perdono, 32 anni di paziente insegnamento della via della salvezza, sono 32 anni di amore.

4° decina:

Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido… La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell’amore;

Il percorso di preghiera che stiamo facendo nei nostri cenacoli, la strada che Maria ci sta insegnando, ci unisce sempre più a Gesù e al Padre. E’ un modo di pregare che favorisce la nostra conversione personale, ci fa crescere come apostoli della fede e dell’amore. La strada che Maria ci sta facendo percorrere è entusiasmante, a ogni chilometro c’è qualcosa che ci stupisce e ci riempie di gioia. In molti casi ci siamo accorti che la nostra preghiera ha aperto il cuore e ha illuminato la via anche a fratelli che erano al buio e non conoscevano l’amore di Dio, alcuni di loro, riconoscenti, ringraziano per aver riscoperto il tesoro della fede. Ora desideriamo continuare a percorrere la strada che Maria ci sta indicando, senza deviare, anzi impegnandoci con ancor più determinazione, questa strada di Maria è bella e piena di gioia, anzi, la luce e la gioia aumentano più la si percorre, i frutti aumentano quanto più perseveriamo, a questo proposito invoco per tutti i nostri cenacoli il dono della perseveranza.

5° decina:

Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio! Questa mattina alla croce blu, in preparazione all’apparizione abbiamo pregato per Papa Francesco; dopo l’apparizione, nel cortile di Casa santa Maria Goretti abbiamo fatto una via crucis con circa 250 italiani e come frutto di questa preghiera, abbiamo di nuovo pregato per Papa Francesco. Maria in questo suo messaggio ha usato questo verbo di solito poco usato: “custoditeli“, e in questo modo ci ha fatto tornare alla mente il discorso inaugurale di Papa Francesco che nella s. Messa del suo insediamento, davanti al mondo, ha utilizzato proprio questo verbo: era la festa di san Giuseppe custode della santa famiglia, e il Papa ha invitato tutti a essere: “custodi del creato”, “custodi dei fratelli”, e “custodi del bene nel nostro cuore”. Lo Spirito Santo e Maria suggeriscono al popolo di Dio che Papa Francesco è un grande dono che Gesù ci ha fatto, un dono da custodire, un lampada accesa per illuminare il cammino verso la salvezza eterna, e allo stesso tempo con i suoi atteggiamenti di tenerezza verso i fratelli, con la sua libertà nei confronti dei beni di questa terra e verso il potere, è una lampada in grado di illuminare anche i non credenti su come vivere bene su questa terra. E’ dono da custodire, se qualcuno lo denigra davanti a te per favore digli: preferisco ascoltare le sue belle parole che i tuoi amari giudizi. Poi salutalo con dolcezza: buonasera, buongiorno, arrivederci… Anche il tuo Vescovo e il tuo parroco sono doni da custodire, Gesù te li ha donati come segnali stradali per indicare a te il cammino verso la salvezza. Se qualcuno di questi cartelli non è abbastanza luminoso, non giudicarlo ma ripuliscilo con la tua preghiera, Dio ti da questo potere. I pastori sono un dono che Dio ha fatto a te, custodisci il dono che Dio ti ha fatto.

Questa mattina durante l’apparizione ho pregato tanto per tutti i nostri cenacoli

Il Signore vi benedica

fr. Silvano

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